8 euro per un cappuccino al bar: esplode il caso a Roma

8 euro per un cappuccino servito al bar, in una nota piazza di Roma: la giornalista Sandra Amurri racconta l'accaduto su Twitter e scoppia il caso. C'entra il caro-prezzi?

Pubblicato: 2 Giugno 2022 10:23

Foto di Luca Bucceri

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

8 euro per un cappuccino servito, in un bar di una nota piazza di Roma: la giornalista Sandra Amurri ha raccontato l’accaduto su Twitter e la discussione sui social si è accesa. Tra pro e contro è scoppiato il caso: c’entra il caro-prezzi?

A Roma 8 euro per un cappuccino al bar: il caso

A sollevare la questione, come già accennato sopra, è stata la giornalista Sandra Amurri, con tanto di foto prova pubblicata sul suo profilo Twitter (dove ha raccontato l’accaduto). La sua non è stata una posizione neutrale, al contrario. Nei suoi messaggi e nel suo racconto condiviso sui social ha fin da subito condannato il gestore.

Benvenuti a Roma, fine lockdown: un misero cappuccino 8,05 euro. Risposta del direttore : “Non l’ha visto il menu? Se le sembra troppo non ci venga”. Menu per un cappuccino?, ha scritto.

Post Twitter Sandra Amurri
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Post Twitter Sandra Amurri

Immediate le risposte di chi ha voluto commentare la vicenda: “Stai a piazza del Popolo, la stessa cosa succede ovunque nei luoghi più importanti e/o storici. Prenditi un cappuccino in piazza Duomo a Milano e vediamo se non lo paghi uguale”, ha scritto un utente.

“Menù o più tecnicamente “tabella espositiva dei prezzi” ci si siede, si legge poi si ordina. La prego non ingrossi le file di chi fotografa lo scontrino e si “indigna” a favore di pubblico”, scrive un altro. C’è chi aggiunte: “Il lockdown è finito da due anni e se lei non si è informata sui prezzi prima di sedersi in un bar, non a Centocelle ma a Piazza del Popolo, il problema è solo suo”.

Tra le tante risposte, anche qualche indignato: “Il cappuccino è fatto co latte e caffè, no con le pepite d’oro, sta gente ruba i soldi e basta. Altro che pandemia”, commenta una persona. “Il cappuccino a 8 euro è giusto, siamo a piazza del popolo. Non trovo camerieri a 600 euro al mese, é colpa del reddito di cittadinanza”, replica un altro, tirando in ballo la crisi del lavoro e la polemica sul reddito di cittadinanza.

8 euro per un cappuccino al bar: no, non è colpa del caro-prezzi in Italia

Sulla questione caro-prezzi in Italia, anche del mercato immobiliare post Covid, ci sarebbe tanto da dire. Tuttavia, in questo caso il prezzo alto del servizio è quasi sicuramente dovuto al tipo di locale scelto. Il bar Canova dove è stato ordinato il cappuccino ha i suoi tavoli con affaccio su Piazza del Popolo ed è uno dei più rinomati della Capitale. Non si tratta di un avvenimento isolato o assolutamente unico nel suo genere, né di un raggiro ai danni del cliente. E basta ordinare la stessa cosa a Piazza San Marco a Venezia per rendersene conto.

E a chi le ha fatto notare questo, infatti, la giornalista ha risposto: “Io non ho scritto che non può farlo, resta che è sconvolgente 8 euro un cappuccino perché il bar da su Piazza del Popolo visto che la Piazza è di tutti, ricchi e poveri e anche i poveri , cioè persone che lavorano da una vita”.

Il listino prezzi di questo bar, però, è esposto fuori, visibile a tutti i passanti e ai potenziali clienti. A chi si siede, inoltre, viene fornito anche un menù dove sono indicati i costi della consumazione al tavolo.