Le persone fisiche che hanno alcune tipologie specifiche di debiti possono usufruire in alcuni casi del saldo e stralcio, un’agevolazione che consente in determinate circostanze di ridurre o azzerare importi, sanzioni e interessi di mora. Si tratta di una misura di sostegno alle persone che si trovano in condizioni di difficoltà economica, per la quale sono previste diverse novità per il 2022. Vediamo cos’è e come funziona il saldo e stralcio, quanto è possibile risparmiare e quali sono le scadenze per il pagamento.
Indice
Saldo e stralcio: proroga e novità 2022
Attraverso un emendamento al Senato al decreto Fisco-Lavoro (DL n.146/2021), è stato previsto il rinvio del saldo e stralcio al 14 dicembre 2021, termine ultimo per il pagamento delle rate relative al 2020 e al 2021. Si tratta di una mini-proroga per il pagamento delle pendenze per rottamazione-ter e saldo e stralcio, ovvero delle rate della Definizione Agevolata la cui scadenza originale era stata fissata inizialmente al 30 novembre 2021.
Allo stesso tempo potrebbe arrivare un’ulteriore proroga per pagare senza sanzioni e interessi aggiuntivi, un allungamento dei termini per il saldo e stralcio e la rottamazione-ter allineato al prolungamento dello Stato di Emergenza, quindi ipoteticamente fino a marzo 2022. Per il momento quindi la scadenza è già caduta, tuttavia potrebbe arrivare un rinvio all’interno della nuova Legge di Bilancio 2022 per il saldo e stralcio 2021 come richiesto da Lega e Fratelli d’Italia.
Cos’è il saldo e stralcio e come funziona
Il significato di saldo e stralcio può essere inteso come il pagamento di una pendenza e la cancellazione del debito, in quanto la persona che procede al saldo del debito riceve lo stralcio della cartella. In pratica, chi rientra nei requisiti previsti dalla legge può pagare un debito in forma agevolata, ottenendo la diminuzione dell’importo con la riduzione o l’azzeramento di eventuali sanzioni e interessi di mora.
Come abbiamo visto, la scadenza del saldo e stralcio 2021 è terminata il 14 dicembre 2021, ad ogni modo potrebbe arrivare una proroga al prossimo anno con la nuova Manovra 2022. Per quanto riguarda i debiti con il Fisco, possono beneficiare del saldo e stralcio le persone fisiche in situazioni di difficoltà economica, che hanno presentato la procedura di liquidazione come disciplinato dalla Legge n.3 del 27/01/2012 con un reddito ISEE familiare inferiore a 20 mila euro, oppure persone fisiche e giuridiche per i debiti tra privati.
Possono rientrare nel pagamento con saldo e stralcio i seguenti debiti:
- contributi previdenziali da versare alle casse professionali o alle gestioni previdenziali INPS per i lavoratori autonomi;
- carichi legati agli omessi pagamenti dovuti in autoliquidazione secondo le dichiarazioni annuali;
- debiti contratti con soggetti privati.
In generale, il saldo e stralcio può applicarsi ai debiti tra soggetti privati, infatti salvo rare eccezioni non rientrano nell’agevolazione i debiti contratti con la Pubblica Amministrazione o l’Agenzia delle Entrate. In questi casi esistono altri strumenti per chi si trova in difficoltà economica, ad esempio la rateizzazione delle cartelle per dilazionare il pagamento delle pendenze con il Fisco o gli enti locali.
Saldo e stralcio: quanto offrire?
Prima di usufruire del saldo e stralcio è necessario trovare un accordo con il creditore, individuando un importo accettabile da entrambe le parti con il quale cancellare il debito definitivamente. In queste circostanze bisogna quindi fare una proposta al creditore, per trovare una somma ridotta rispetto all’importo totale che possa essere soddisfacente per tutti. Una volta raggiunto l’accordo è consigliabile realizzare una scrittura privata, per tutelarsi in caso di contestazioni e contenziosi legali.
L’accordo per il saldo e stralcio può essere raggiungo anche con l’assistenza di un mediatore, attraverso un procedimento di conciliazione tra il debitore e il creditore. Dopo aver ottenuto l’accordo è necessario effettuare il pagamento con un sistema tracciabile, realizzando il versamento entro i termini stabiliti ogni anno dal saldo e stralcio. Si tratta a tutti gli effetti di un titolo esecutivo, quindi dopo il pagamento il creditore non può avvalersi di strumenti come il pignoramento dei beni del debitore in quanto il debito è considerato estinto.
Quali sono vantaggi e svantaggi del saldo e stralcio?
Il saldo e stralcio è uno strumento conveniente soprattutto per il debitore, in quanto può pagare dei debiti in forma ridotta verso soggetti privati e aziende come banche e società immobiliari, oppure in alcuni casi anche verso il Fisco. La riduzione dell’importo da pagare può essere anche molto consistente, arrivando fino al 40-50% in meno rispetto alla somma originaria. Inoltre, si tutelano i propri beni, evitando l’azionamento di procedimenti come il pignoramento e la vendita all’asta.
Per il creditore invece non sempre è una soluzione conveniente, poiché prevede la perdita di parte dell’importo dovuto dal debitore. Allo stesso tempo in alcuni casi è preferibile ricorrere al saldo e stralcio rispetto ad azioni legali e altri procedimenti. Il creditore infatti deve sostenere dei costi per recuperare il debito, oltre ad aspettare spesso tempistiche lunghe per entrare in possesso della somma o dei beni del debitore, situazione che rende molte volte più conveniente il saldo e stralcio anche per il creditore.